Dopo il successo ottenuto il 22 febbraio scorso al Teatro della Luna, torna a Milano, sabato 24 maggio (questa volta al Barclays Teatro Nazionale), Real Illusion, lo spettacolo con cui Gaetano Triggiano, illusionista allievo di Arturo Brachetti, sta riscuotendo enorme successo in giro per il mondo.
Teatro.it lo ha raggiunto telefonicamente in un momento di pausa del tour, a Pisa, sua città d’origine.
Il sottotitolo dello show è "La magia dell’illusione". Due concetti interessanti, accomunati da che cosa?
Io dico sempre che Real Illusion è un po’un ossimoro, se ci pensi, perché comunque nel mondo dell’illusione tutto quello che si vede è vero, ma non è la verità, non è ciò che sembra. In questo spettacolo, infatti, c’è tutto un percorso che io faccio nel mio mondo, quello dell’illusione, cercando di riportare il pubblico alla condizione di bambino, dove si riesce ancora a sognare.
Questo spettacolo ha la consulenza artistica di Arturo Brachetti. Qual è stato il suo contributo?
Io ho avuto l’idea di scrivere questo spettacolo arrivando da un’altra esperienza in giro per il mondo. Io mi volevo proporre per la prima volta in Italia con uno spettacolo tutto mio e ho pensato che il pubblico mi dovesse prima conoscere. Ecco perché un one man show dove racconto me stesso, le mie passioni, le mie paure. Ne ho parlato con Arturo, perché con lui ho un rapporto che nasce più di quindici anni fa, da quando mi “imbucai” nel suo camerino spacciandomi per suo cugino per poterlo incontrare. Lui rimase molto colpito e da allora lo incuriosisco molto.
La sua consulenza riguarda non tanto la regia né i numeri all’interno dello spettacolo, ma sono dei semplici consigli, però mi ha anche presentato lo scenografo, con il quale abbiamo discusso su che tipo di scena costruire. […] Da Arturo ho ereditato l’idea di spettacolo, come far passare un’emozione che arrivi al pubblico.
Sei reduce dal successo di una tournée in Russia. Anche tu, come Arturo, hai vissuto l’esperienza di un pubblico non italiano. Come reagisce la platea estera di fronte al tuo spettacolo?
Sono stato in Cina, Corea, Canada per diverse tournée e dico sempre che il pubblico alla fine è uno solo, ma con un proprio modo di reagire, dovuto alla cultura, naturalmente. A parte questo, i “tasti da toccare” sono gli stessi nell’essere umano.
Posso aggiungere che – come tutti gli artisti che lavorano all’estero – mi fa piacere esibirmi in patria! Il pubblico italiano è molto esigente, sa apprezzare le cose ben fatte, però è anche molto selettivo, nel senso che se una cosa piace lo dimostra e così anche se non piace…
Oltre a Milano, altre date previste per Real Illusion sono il 9 maggio al Teatro Verdi di Montecatini e al Festival “La Versiliana” il 18 agosto.